Pubblicati da Alice Manzini

“The inner aspect of the work” – Jerzy Grotowski a Pontedera

“Soffriamo soprattutto di una mancanza di totalità, che ci porta alla dispersione e alla dissipazione di noi stessi” (J.G.) La seconda esperienza di cui vorrei parlare è il soggiorno, durato diversi anni, di Jerzy Grotowski nella cittadina italiana di Pontedera. Questo soggiorno ebbe grande importanza in primis per l’artista e in secondo luogo anche per il […]

Giorgio Strehler e Paolo Grassi: la nascita di un modello

Giorgio Strehler | “Io so e non so perché lo faccio il teatro ma so che devo farlo, che devo e voglio farlo facendo entrare nel teatro tutto me stesso, uomo politico e no, civile e no, ideologo, poeta, musicista, attore, pagliaccio, amante, critico, me insomma, con quello che sono e penso di essere e […]

Tradire la tradizione

Alla fine di queste considerazioni – purtroppo non molto positive – sulle condizioni del teatro italiano, vorrei dire che, nonostante tutto, del buono nel nostro teatro c’è sempre stato. I prossimi articoli parleranno del teatro italiano del secondo Novecento, in particolare della nascita di quello che a oggi è uno dei più importanti teatri italiani […]

Un tentativo di rivalsa?

Nonostante le molteplici difficoltà che il teatro italiano si trova ad affrontare – soprattutto a livello istituzionale – penso di poter dire che non si è mai arreso, soprattutto a livelli che istituzionali non sono. Quel processo iniziato dal Nuovo Teatro, nato nel 1959, che prendeva a modello le avanguardie storiche Novecentesche nate e diffusesi […]

(in)stabilità diffusa

“… È il tessuto stesso del teatro pubblico che, a venticinque anni dalla nascita del primo organismo del genere, appare come corroso, stanco, senza slanci, senza fiducia.” (Strehler) Generalmente, quando si parla del sistema teatrale italiano si parla di Sistema degli stabili o di Stabilità diffusa. Ma non è sempre stato così: fino a meno […]

Un teatro senza leggi

“Il teatro è un diritto e un dovere per tutti. La città ha bisogno del Teatro. Il Teatro ha bisogno dei cittadini” (P.G.) Credo di poter affermare che, fin dalla nascita dello Stato italiano, il teatro non abbia mai goduto del favore delle alte sfere della politica. Già a partire dal periodo appena successivo al […]

Pour en finir avec le jugement de Dieu

Il teatro alla radio “Ce qui est grave, est que nous savons qu’après l’ordre de ce monde il y en a un autre. Quel est-il ? Nous ne le savons pas” [Quello che è grave, è che noi sappiamo che dopo l’ordine di questo mondo ce n’è un altro. Quale? Non lo sappiamo.] (Antonin Artaud, […]

Il teatro della crudeltà

“Dichiaratamente o no, consciamente o no, ciò che in fondo il pubblico cerca nell’amore, nel delitto, nelle droghe, nella guerra o nell’insurrezione è uno stato poetico, una trascendente esperienza vitale” (Antonin Artaud, Il teatro e il suo doppio) La Crudeltà a Teatro è un concetto fondamentale quando si parla di Artaud. Egli ha continuato a […]

En avant – garde!

“La più grande debolezza del pensiero contemporaneo mi sembra risiedere nella sopravvalutazione esagerata del conosciuto rispetto a ciò che rimane da conoscere” (André Breton) Spesso quando si parla di avanguardia si pensa a un gruppo di pazzi con idee bizzarre, non interessati alle regole della società civile che lottano (spesso nel vero senso del termine) […]

Antonin Artaud. Una vita danzata alla rovescia

“C’è un rischio, indubbiamente, ma ritengo che nelle circostanze attuali valga la pena correrlo. Non credo si possa arrivare a ridar vita al mondo in cui viviamo, e non credo neppure che valga la pena aggrapparsi ad esso; ma propongo qualcosa per uscire dal marasma, invece di continuare a gemere sul marasma, e sulla noia, […]