Sinossi

Il Lambrusco è considerato dai più come una delizia assoluta. La sua compagnia allieta le cene più piacevoli, le ricorrenze, le celebrazioni, i brindisi, come ogni buon vino che si rispetti d’altronde! Ma dove e quando nasce il Lambrusco? Sulla sua nascita sono nate diverse storie e leggende, senza però arrivare mai alla conferma ufficiale. Il Lambrusco esiste, e ci delizia avvolto nel mistero delle sue origini. Abbiamo immaginato che, a raccontarci la sua storia, fosse proprio lui! Attraverso la voce dell’attore Riccardo Rovatti, il buon nettare ci condurrà in un breve e leggero viaggio che lo vede protagonista nelle più svariate situazioni, e per farlo, utilizza l’arte del teatro.

Lo spettacolo prevede l’alternarsi di momenti recitati a momenti di degustazione, ma all’occorrenza è possibile anche un’unica messa in scena con singola degustazione finale.

-Nel primo quadro teatrale, il Lambrusco ci racconta una delle tante leggende riguardanti le sue origini. Per farlo, si affida all’adattamento del fantasioso Poemetto di Luigi Bertelli (autore de “Le avventure di Gianburrasca”). In una Modena in conflitto con la città di Bologna, i tre dèi Bacco, Venere e Marte scendono dall’Olimpo come sostegno ai cittadini modenesi. Una folata di vento molto forte li fa però approdare anzitempo nelle campagne, a Castelfranco, dove si imbattono in un sospettoso oste di campagna sprovvisto di una bevanda soddisfacente per tutti e tre. E’ qui che Venere, munita di una polvere divina, crea dal vino brusco offertole una nuova deliziosa bevanda.
Al termine, degustazione LAMBRUSCO

-Come è noto, il Lambrusco offre svariate tipologie di sé. Nel secondo quadro ci racconta del suo incontro, nel centro di Modena, con una giovane ed avvenente donna. Grazie alla voce di Riccardo Rovatti, il Lambrusco comincia a conversare con la ragazza, confidandole di sentire la mancanza di qualcosa, di una componente essenziale. Dalla loro unione nasce un nuovo gusto.
Al termine, degustazione LAMBRUSCO

-In questo terzo ed ultimo quadro, assistiamo ad una storia che più di altre ha il vino al proprio centro. Si tratta di un adattamento da “L’Elisir d’amore”, opera buffa di Gaetano Donizetti. In un piccolo borgo si consuma l’amore non corrisposto del giovane Nemorino per la bella Adina, giovane colta e amabile corteggiata dal potente Belcore, sergente in procinto di partire con il suo esercito. La speranza del giovane di conquistare la ragazza si rivela essere un’impresa ardua, fino all’arrivo in paese di un enigmatico dottore, il quale vende a Nemorino un elisir a detta sua “infallibile” per la conquista. Ma il dottore è un ciarlatano e il suo nettare altro non è se non un Lambrusco comprato a Castelvetro di Modena, il cui unico effetto va a danneggiare la sobrietà del giovane innamorato che tuttavia, dopo varie vicissitudini, riesce nel suo intento. Il dottore comincia così a credere nel potere di questa bevanda.
Al termine, degustazione LAMBRUSCO

  • 28 luglio 2021 | ore 21.00
    Durata: 90 minuti

    Dove: Cortile Teatro Tempio
    Modena, V.le Caduti in Guerra 192

  • Ingresso: € 15.00
    (riservato ai soci – il costo della tessera è compreso nel biglietto)

    Al fine di sveltire le procedure in biglietteria, per chi non ha ancora effettuato l’iscrizione all’Associazione Tempio Modena, da oggi è disponibile la compilazione online del modulo di tesseramento. I moduli compilati online saranno disponibili in cartaceo per la firma al momento del ritiro dei biglietti.

    Prenotazione obbligatoria

Da un’idea di Alessia De Pasquale

Testi di Filippo Marchi

In scena: Lorenzo Ansaloni, Stefano Bonsi, Alessia De Pasquale, Filippo Marchi

La voce del Lambrusco è di Riccardo Rovatti

Con la partecipazione di Alessio Bardelli, titolare della Lambruscheria di Modena