Sinossi

Domenica riposo.

Questa ondata di odio richiede grande energia,

quindi Domenica sarete liberi.

Continuate ad odiare. 

Le grandi dittature e i totalitarismi in Italia sono finiti. Un uomo e una donna qualunque hanno imparato a stare sempre dalla parte della maggioranza, la parte del vincitore.

Quell’uomo e quella donna qualunque devono arrivare alla fine della settimana, ma c’è tanto da fare, tanto da dire e, sopratutto, tanto da odiare. Così è la vita nel loro piccolo mondo.

Per mantenere l’ordine sociale, ogni giorno, c’è da mantenere vivo l’odio. Un certo odio. Una rabbia viscerale da esprimere, verso qualcosa, verso qualcuno. Poche indicazioni dettate dalla televisione o dalla radio e dal Lunedì al Sabato si odia. Perché così è stato detto. Così è stato stabilito.

Lunedì mattina, suona la sveglia. Piede destro giù dal letto, sinistro l’accompagna. Ci si scrocchia la schiena, i polsi, collo, dita e poi cellulare alla mano. In ordine sparso Facebook, Instagram, Twitter, Snapchat, meteo, email, Whatasapp, Messenger. Routine mattutina a cui nessuno di noi può rinunciare. L’unica differenza è che ogni giorno l’odio verso qualcosa o qualcuno aumenta. E’ come se di notte, mentre dormiamo nei nostri letti, ci fosse a lavoro una congregazione di vecchi uomini e donne che decidono a chi sarà indirizzato l’odio del giorno seguente. C’è da ammettere che hanno una grande fantasia questi lavoratori notturni. Non ci si annoia mai e soprattutto non si smette mai di imparare che qualunque cosa può essere odiata: dal gatto nero al bambino morto sulla riva di una nostra spiaggia.

Da queste considerazioni è nata l’idea di andare a ricercare il linguaggio della drammaturgia dello spettacolo direttamente da queste piattaforme social, senza censura e senza vergogna, rispettando errori grammaticali, offese e minacce.

La difficoltà principale in questo progetto, è stata quella di eliminare qualunque giudizio nella scrittura e nella recitazione, le parole pronunciate nello spettacolo sono vere, sono scritte, pensate e pubblicate da persone che lavorano, che hanno una famiglia, che vanno in Chiesa e che festeggiano il Natale.

E’ difficile pensare a questo, sapendo che una buona parte del materiale che abbiamo raccolto proviene da ragazzi anagraficamente vicini a noi.

  • 31 luglio 2020 | ore 21.00 | Teatro Tempio | Modena, Viale Caduti in Guerra 192
    Dalle ore 19.30 sarà aperto il cocktail bar con Savoir Vivre Bistrot
  • Ingresso € 12.00
    L’ingresso è riservato ai soci. Il costo della tessera Associazione Tempio, che potrà essere fatta direttamente presso il Teatro, è compreso nel biglietto d’ingresso.

Compagnia delle Lucciole

Di Federica Cucco
con Paolo Bruini e Mariangela Diana