Sinossi

Arpagone è un vecchio vedovo, ha due giovani figli, Cleante ed Elisa, ed è il prototipo dell’avaro; rimasto ormai solo, capace di pensare solo al suo patrimonio, egli decide di combinare il matrimonio dei due figli rispettivamente con una vedova e un vecchio, nella speranza che possano in breve tempo ereditare i beni degli ormai anziani consorti. Elisa è però innamorata di Valerio, servo di fiducia di Arpagone, che tenta di sfruttare il suo rapporto con il padre per arrivare alla figlia, fallendo miseramente ogni tentativo; mentre Cleante è innamorato di Mariana, una giovane e bellissima ragazza, ed è deciso a chiedere la sua mano. È di nuovo l’avarizia di Arpagone a mescolare le carte in tavola: deciso a passare al meglio gli anni che gli restano – e sicuro di poter contare sulle eredità dei consorti dei figli – combina per sé stesso un matrimonio con nientemeno che la giovane Mariana, l’innamorata di Cleante. Queste le premesse da cui muove una delle commedie meglio riuscite e più divertenti di Molière. Un astuto ritratto della società del suo tempo, in realtà non così distante dalla nostra. Se a questo si aggiungono amori impossibili, scambi di persona, truffe andate male, rocamboleschi tentativi di fuga e una buona dose di ironia, il risultato è assicurato.

Intorno ad Arpagone si muovono loschi figuri, servi doppiogiochisti, finti aiutanti che, con la scusa di aiutare l’uomo reso ormai cieco dalla sua stessa avarizia, tentano solo di sfilargli qualche soldo.

Il tutto per andare alla ricerca di uno scrigno pieno d’oro.

  • 7 – 8 – 9 – 15 – 16 febbraio 2020 | ore 21.00 | Modena, Via Bolzano 31
  • Ingresso € 12.00

Di: Molière

Regia: Claudio Calafiore

In scena: Deborah Ballarini, Alex Bettelli, Laura Chiodi, Giulia Cipolli, Graziano Degani, Susanna Ferretti, Mattia Manfroni, Massimiliano Petrolli

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