Sinossi
Lo spettacolo, a discapito dell’enigmatico titolo, parla semplicemente d’amore. La riunificazione delle due coree, infatti, non è altro che una metafora per interrogarsi sulle difficoltà di unione fra due anime.
Il filo tematico dei quadri e dei personaggi è l’amore difettoso, amore coniugale, sessuale, amicale, amore vissuto, sognato o desiderato, celebrando soprattutto le fatiche e gli inciampi dell’esperienza sentimentale, ciò che si costruisce è un caleidoscopio di situazioni indipendenti narrativamente che si susseguono una dopo l’altra, ad inseguire un’ossessione, un’illusione, in un circolo più vizioso che virtuoso.
Perché non c’è un’unione senza perdita, felicità senza dolore, una giostra sempre in corsa, da cui è impossibile scendere, inevitabile come la vita, con l’amore, sua necessaria costituzione a dettarne, implacabile, le regole. Un girotondo di relazioni, un’altalena di emozioni, dove ora si sorride e poi ci si commuove, in un afflato tragicomico, dove non sempre predomina l’azione ma ciò che in silenzio scorre nelle pieghe dei discorsi.
- Rinviato a causa di un componente del cast risultato positivo al Covid-19
- Ingresso (non comprensivo di prevendita e commissioni di Vivaticket)
Intero: € 12.00
Ridotto (under 18): € 8.00
Regia: Susanna Ferretti e Donatella Merli
Coreografie: Giulia Pugnaghi
In scena: Catia Bernardi, Giulia Cipolli, Graziano Degani, Esther Kounougnan, Simone Lanzotti, Massimo Sabato, Valeria Sgarbi, Maurella Testi, Barbara Zanfi.
E con la partecipazione delle danzatrici della scuola Movimento Unico