Sinossi

La maschera e il teatro, uno dei binomi più indissolubili. Complice di questo nell’epoca moderna un certo Luigi Pirandello, che con la sua fama ha “oscurato” alcuni autori suoi contemporanei quali Rosso di San Secondo e Luigi Chiarelli. Tutti e tre hanno affrontato la tematica della maschera quale convenzione sociale obbligatoria, ma a mio parere Chiarelli fornisce una visione più interessante e non necessariamente pessimistica come i suoi colleghi. Fra le righe de “La Maschera e il Volto”,  anno 1916, si delinea la romantica idea che questo strumento sia speculare all’interno, cosicché prima di indossarlo, togliendoselo o nel caso questo si sposti leggermente, si è costretti ad osservarsi, a fare i conti con sé stessi e riflettere se la nostra felicità può essere tale uniformandosi a regole che non sentiamo nostre e che non desideriamo. “La Maschera e il Volto” è spesso indicato come il capostipite della commedia grottesca italiana, e Chiarelli riesce a fondere in un complesso piacevole e spiritoso molte banalità, molti luoghi comuni, molte affermazioni dovute, assieme ad assiomi assoluti di cui l’uomo avrebbe bisogno, ma che per  forma rifugge. Così nella più classica delle commedie borghesi, farcita di tradimenti e sollazzi, ogni volta che il vero volto dei personaggi emerge, ne traspare anche il desiderio sincero di essere e non soltanto apparire.

Anni ‘20, Lago di Como:  Il conte Paolo Grazia scopre che sua moglie lo inganna, sorprende il flagrante adulterio della stessa mentre la sua casa è piena di ospiti, e tutti gli occhi della società sono fissi su di lui. Tutti conoscono ciò che egli pensa, c’è un unico modo in cui un marito deve comportarsi con la moglie adultera per non essere “ridicolo”: uccidere. Eppure messo davanti alla situazione compiuta, il protagonista prenderà una decisione inaspettata, surreale e grottesca.

  • 10-11-16-17-18 dicembre 2022 | ore 21.00
    Teatro Nero, Modena, Via Bolzano 31
  • Ingresso
    Intero € 12.00
    Ridotto € 8,00 (fino a 14 anni)
    Prenotazione obbligatoria
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di Luigi Chiarelli

In scena: Luca Alessi, Giovanna Benatti, Giulia Cipolli, Alessandro di Bello, Alberto Fidani, Eros Malagoli, Diletta Mazzitelli, Marco Pifferi, Giovanna Rizzolo, Chiara Rovatti, Massimo Sabato, Salvatore Signa

Regia: Marco Pifferi