Sinossi

Lo spettacolo è uno spaccato sul disagio che vivono oggi le periferie urbane. Le tematiche trattate stimolano la riflessione su quanto la nostra società possa alienare chi non ha la fortuna di vivere con autonomia e dignità la propria vita. La vicenda si svolge nel parco pubblico di una qualsiasi città una qualsiasi parte del mondo. Un non luogo che rappresenta un punto di incontro tra universi differenti. Questo per evidenziare quanto le grandi periferie urbane siano, ormai, simili in ogni parte del mondo.

Due personaggi provenienti da mondi opposti incrociano le loro vite in una apparentemente tranquilla mattina domenicale. L’azione si svolge nel non luogo, in prossimità di uno zoo. Uno di loro, Marco, è alla disperata ricerca di un contatto umano, di qualcuno disposto ad ascoltare quello che ha da dire. Una catapecchia è la sua dimora, un carosello di varia umanità disperata sono i suoi vicini. Un cane nemico e una padrona di casa lasciva fanno parte del suo universo. E’ inoltre mosso da una disperata, definitiva intenzione. L’altro, Pietro, si trova li alla ricerca di alcune ore di pace, in compagnia del suo libro, lontano dalla quotidianità che attanaglia la sua vita. Una famiglia tradizionale, un lavoro ripetitivo, gatti e pappagalli, un giardino, questa è la sua vita. Il fulcro di tutto
è la panchina del parco. Una panchina che è per Pietro un oasi felice. Per Marco invece è un pretesto. E’ l’elemento di disequilibrio su cui far leva per arrivare all’esito da lui sperato. I due parlano e si confrontano. In una scrittura a volte scarna e diretta altre volte imponente e piena di richiami, si snocciola la trama. Lo spettatore entra in contatto con due mondi conosciuti ma descritti in modo particolare. La città e la sua periferia è di contorno ad una vicenda piena di disperata umanità. L’esito è sorprendente e spiazzante. La catarsi è irrevocabile.

La regia punta tutto sulla forza delle parole. La scena quasi inesistente non distrae dalla una drammaturgia che punta diritto al cuore della narrazione. Luci di taglio a sottolineare e avvalorare le dinamiche e le tensioni tra i personaggi. Una recitazione a tratti sincopata a tratti realistica e diretta conduce lo spettatore in un mondo fatto di diversi disagi.

  • 4 novembre 2023 | ore 21.00
    Teatro Nero, Modena, Via Bolzano 31
  • Ingresso
    Intero € 12.00
    Ridotto € 8,00 (fino a 14 anni)
    Prenotazione obbligatoria

In scena: Marco Paoli e Daniele Locchi

Regia: Marco Paoli