Sinossi

Una satira autobiografica, assolo introspettivo di una donna in perenne dicotomia con il suo essere bambina. Uno spettacolo generatosi da una conversazione/confessione  senza remore tra attrice e drammaturga.

Questa è la storia di Mariangela. Una bambina che voleva essere principessa, e per un attimo ci è davvero riuscita (solo per un attimo). Una ragazza che voleva essere speciale, non diversa. Una donna che voleva solo altri cinque istanti in più con la sua mamma. Un’attrice abbandonata sul palco a sé stessa, alle sue memorie, alle sue paranoie, ai suoi sogni. Ma soprattutto, alle sue bugie. Questa sinossi l’ha scritta lei, quindi tutto quello appena scritto potrebbe non essere vero. Uno scandaglio esistenziale tristemente divertente che racchiude le nevrosi, la sacralità della tradizione casertana, il post modernismo dell’ambiente emiliano, l’ansia congenita e una pletora di bugie che alimenta e distrugge la protagonista, in perenne combutta con le sue mille sé.

Secondo E’. Durkheim nell’essere isolato nasce la più spaventosa forma della debolezza umana. Ecco il motivo per cui la scena è vuota, sola, ma la protagonista esce da sé, dando voce al proprio monologo interiore per accedere alla sua vera essenza solo attraverso il contatto con l’altro.

  • 15 aprile 2023 | ore 21.00
    Teatro Nero, Modena, Via Bolzano 31
  • Ingresso
    Intero € 12.00
    Ridotto € 8,00 (fino a 14 anni)
    Prenotazione obbligatoria

Compagnia delle Lucciole

Testo e regia: Federica Cucco
Interpreti: Mariangela Diana